Le origini di Albano Laziale, graziosa cittadina dei Castelli Romani a pochi km da Roma, sono misteriose, e si perdono nella notte dei tempi. Secondo la tradizione, il nome di Albano deriverebbe da quello di Albalonga, la mitica città fondata da Ascanio, figlio di Enea, e narrata nell’Eneide di Virgilio. Tale convinzione è supportata dallo stesso stemma comunale che reca l’immagine della scrofa bianca con i trenta porcellini. Questa, infatti, sarebbe la metafora del ruolo di “madre” che Albalonga ebbe nei confronti dei Latini. Di conseguenza, si ergeva al ruolo di capitale sacra delle trenta città della Lega Latina.
Tuttavia, sulla corrispondenza tra l’attuale sito di Albano Laziale e quello originario di Albalonga i pareri degli studiosi sono discordanti. Sarebbe, infatti, la vicina Castel Gandolfo, più probabilmente, a ricalcare l’antico luogo ove sorgeva la città latina.
Ad Albano Laziale, riposano due monumenti molto singolari. Si tratta della chiesa seicentesca di Santa Maria della Stella e della celebre Tomba degli Orazi e Curiazi, situate dirimpetto l’una all’altra proprio sotto alla trafficata Via Appia Nuova, l’asse stradale che attraversa tutta la parte bassa del centro storico.
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