Abitata già in epoca romana è chiamata, in documenti del X secolo, Euruno e Everuno. Il toponimo, che compare nella forma attuale dal XII secolo, probabilmente deriva dall'aggettivo latino EBURUNUM o EBURUNUS, riferito al nome Eburos, 'tasso', e pertanto avrebbe il significato di 'località del tasso' o di un certo Tasso. Attorno alla metà del 1100 la famiglia milanese degli Avogadri, che aveva ampi possedimenti in questa zona, ne cedette parte ai Visconti e ai Da Monza e parte ad altri signori i quali, a loro volta, li assegnarono alla chiesa di Sant'Ambrogio di Milano. Dopo essere appartenuta nel Duecento a questa chiesa e ai Crivelli, nella prima metà del XVI secolo fu infeudata agli Arconati e, elevata al rango di marchesato, durante la dominazione spagnola fu posta sotto il controllo della famiglia Lossetti. Fu successivamente occupata dagli austriaci, cui subentrarono i francesi, tornando nuovamente sotto il dominio asburgico fino all'annessione al Piemonte nel 1859. Il 26 aprile del 1945 fu teatro di un'azione di resistenza partigiana contro il tentativo di occupazione da parte dei tedeschi. Dal punto di vista monumentale degne di nota sono: la seicentesca chiesa parrocchiale di San Martino, ricostruita sul finire dell'Ottocento e in seguito sottoposta a più interventi; la chiesetta di Sant'Ambrogio; le ville Tanzi Mira e De Ponti, del XIX secolo; la settecentesca villa Coizet e la parrocchiale di Furato. (foto:malpensa24.it - testo:italiapedia.it)