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Mongrando

Incamminiamoci dalla piazza della chiesa di San Rocco. Forse non tutti sanno che buona parte della chiesa è stata costruita con i resti dell’antico oratorio di San Pantaleone che sorgeva un tempo in Bessa. Tale oratorio venne distrutto nel ‘600 dagli abitanti del paese perchè era oramai in condizioni pietose. all’interno della chiesa di Ceresane, precisamente a fianco dell’altare maggiore, si trovano due tele di notevoli dimensioni dipinte dal pittore Mario Zuccaro nel XVI secolo che costituiscono una delle attrattive maggiori insieme alla ricca decorazione compiuta nel 1902-1904 dal professore Capellaro. Di rilievo è anche l’organo completo di tribuna datato del XVI secolo e proveniente dal convento di San Domenico di Biella. Continuando nel nostro itinerario ci spostiamo verso le colline, fino ad incontrare, sull’altura omonima, i ruderi dell’antico Castello di Santa Maria. La costruzione che data quasi di un millennio è ormai in assoluto abbandono, tanto che esistono’ solo più una stanzetta quadrata, una parte di una torre, forse una torre di guardia, e tracce delle mura di cinta. Ciò non toglie che il castello fosse nel medioevo, dì una certa importanza tanto che il suo nome compare negli scritti dell’imperatore Federico Barbarossa. Nei pressi delle rovine si vedono ancora le mura perimetrali della cappella del castello, costruita anch’essa verso il secolo decimo, i suoi affreschi, tra i più antichi del Piemonte, sono ora conservati al museo di Biella. La chiesa era in condizioni senz’altro migliori del castello, ma le vicende del secolo scorso e l’incuria degli abitanti hanno ricotto anche questa ad un rudere. Un’altra chiesa dedicata a Santa Maria é quella di Curanuova, costruita dopo la scomparsa delle rettorie di San Michele e San Pancrazio perché l’unica parrocchia esistente in quel periodo (quella di San Lorenzo) per molti non era facile da raggiungere. La chiesa di Curanuova divenne ben presto importante e la costruzione originale quasi in rovina venne ampliata fino ad essere trasformata dai Vescovo in parrocchia dedicata a Santa Maria della Croce (ecco spiegato il nome Cura-Nuova). Risalendo verso le colline ci imbattiamo nella chiesetta di San Michele, un tempo importantissima ma ora ridotta a semplice oratorio di frazione. La chiesa comunque conserva ancora un interessante campanile romanico. Un’altra chiesa di cui si è già parlato ed ora scomparsa è quella di San Pancrazio, antico convento che sorgeva lungo la strada provinciale che porta a Biella, la cui costruzione perse sempre più importanza fino ad essere demolita nel secolo XVI. Da San Michele scendiamo al Borgo il cui nome denuncia chiaramente l’estrazione sociale dei suoi antichi abitanti. Il Borgo, eretto nel 1254 a “borgo-franco” era perciò il luogo di residenza della borghesia del paese. Ecco anche spiegato il nome di Mongrando il quale deriverebbe da Mons Grandium che significa “Monte dei Grandi” cioè le autorità che vivevano in questo colle. Più anticamente, nell’epoca romana, il Borgo era la sede degli imprenditori che governavano gli schiavi i quali estraevano l’oro dalla Bessa. Prova di questo è la cinta di mura dette “Cerchia” che in parte esiste ancora oggi ed è di epoca romana. La chiesa odierna è stata ricostruita nel 1700 ed è un vero peccato che la superba facciata Barocca sia rovinata da un porticato neoclassico. Si è parlato finora solo di chiese ma tutta la campagna dì Mongrando merita un particolare accenno. E’ ancora oggi coltivata curata e ricca di cascine che forse testimoniano l’antica origine contadina dei Mongrandesi. Scendendo di nuovo a valle vediamo lo scarno panorama della Bessa. in greco, questa parola sta a significare un luogo arido e pietroso come è infatti nel nostro caso. Nell’epoca romana gli abitanti del luogo, gli Ittimuli, furono resi schiavi dai romani e costretti a scavare tutto il territorio della Bessa ricchissimo d’oro. L’oro si esaurì, ma le vestigia di questi cercatori sono testimoniate dai mucchi di pietre che si vedono ancora oggi in quei luoghi o dai resti di antichissimi accampamenti. (foto:scoprimongrando.it testo: scoprimongrando.it)